Come riconoscere il vero Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è uno dei prodotti più pregiati nel panorama alimentare italiano. Pur in assenza di quotazioni ufficiali, basta pensare che il prezzo base per un litro di prodotto, nella maggior parte dei casi, parte da un minimo di 400 euro. A seconda dell’invecchiamento, che deve essere sempre certificato, la cifra iniziale può lievitare anche in modo notevole, fino a raggiungere anche qualche migliaia di euro al litro.

Tutto questo per dire che i tentativi di imitazione e truffa sono all’ordine del giorno. Come evitarli? Semplice. Il disciplinare di produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP obbliga tutti i produttori a imbottigliare l’aceto in una bottiglietta particolare, a suo tempo disegnata da Giorgetto Giugiaro. Si tratta di contenitori di forma sferica, in vetro massiccio di colore bianco cristallino e con base rettangolare. La loro capacità può essere di 10, 20 o 40 centilitri, non di più. Come si legge nel disciplinare, devono essere contenitori unici nella forma, in grado di assicurare la conservazione della qualità ed il prestigio del prodotto stesso.

Oltre alle caratteristiche della bottiglietta, quando acquisti l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP fai attenzione alla presenza dell’etichetta. Anche in questo caso, il disciplinare di produzione è assai preciso: la denominazione “Aceto Balsamico Tradizionale di Modena” deve comparire in caratteri chiari, indelebili e della stessa dimensione e colorimetria e sufficientemente grandi da essere distinti da ogni altra indicazione che compare in etichetta. Al nome del prodotto deve subito seguire la dizione denominazione di origine protetta, scritta per esteso ed in caratteri di dimensione non inferiore a 3/4 di quelli utilizzati per la designazione della denominazione.

Sempre il disciplinare ci dice che è vietato per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena indicare ogni riferimento all’annata di produzione; è consentita la citazione “extra vecchio” per il prodotto che abbia avuto un invecchiamento non inferiore ai 25 anni.

L’etichetta del prodotto non può contenere nessun’altra indicazione, incluso ogni riferimento all’annata di produzione. La sola eccezione riguarda la citazione “extra vecchio”, riservata al prodotto invecchiato almeno 25 anni.